Recensione La Diciassettesima Luna

Buon sabato lettori!
Quest'oggi ho preparato la recensione di un libro che non vedevo l'ora di leggere da moltissimo tempo, ma ho preferito aspettare un momento libero e senza pensiero per godermi la lettura. La Diciassettesima Luna è il seguito de La Sedicesima Luna e fa parte della serie scritta da Kami Garcia e Margaret Stohl.


Titolo: La Diciassettesima Luna
Autore: Kami Garcia e Margaret Stohl
Genere: Paranormal romance, Urban fantasy
Data di pubblicazione: 24/01/12
Pagine: 484
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori
Prezzo: 10,50 €

Trama: Credevo che il nostro paesino, sepolto nella boscaglia della Carolina del Sud, fosse il centro del nulla. Un luogo in cui non succedeva mai niente e in cui niente sarebbe mai cambiato. Poi mi innamorai di una Maga. Lei mi fece scoprire un altro mondo fra le crepe dei nostri marciapiedi sconnessi. Un mondo che era lì da sempre, nascosto in bella vista. La Gatlin di Lena era un luogo in cui le cose succedevano, eccome - cose impossibili, soprannaturali, che cambiavano la vita. Che le ponevano anche fine, a volte. Fino a qualche mese prima, pensavo che nulla sarebbe mai cambiato. Ora che ne sapevo di più, avrei tanto voluto che fosse stato così. Perché a partire dall'istante in cui mi ero innamorato di una Maga, nessuna delle persone a cui volevo bene sarebbe più stata al sicuro. Lena credeva di essere l'unica a essere maledetta, ma si sbagliava. Adesso la sua era diventata la nostra maledizione.

Il mio pensiero:
Ho aspettato un giorno per scrivere questa recensione dalla fine del libro e, a mente fredda, posso dire che non mi ha preso fino in fondo come avrei desiderato. Questo perché probabilmente mi aspettavo qualcosa di stupendo come il primo capitolo della serie, quando invece stavo leggendo un libro che   deve pur lasciar delle questioni in sospeso e delle porte aperte per i sequel. Ho letto la prima parte, divorato dall'ansia di sapere come sarebbe andata a finire la relazione tra Ethan e Lena. La Maga però sembra indecifrabile e inizia ad allontanarsi sempre di più dal Mortale. Quegli attimi stupendi passati nel corso dello scorso libro sembrano così distanti e irraggiungibili. Ethan ha sempre più domande, ognuna delle quali evitata da Lena. Minore è infatti la presenza della Maga in questo romanzo, nel quale scopriamo di più circa i legami di Ethan con il mondo magico. Uno dei pregi più grandi di questa storia sono i personaggi secondari che vengono conosciuti sempre meglio. Se nel primo libro l'attenzione si focalizza su Ethan e Lena, in quest'ultimo sono Link, Ridley, Amma e i vari familiari ad essere di supporto e sostegno ai due ragazzi. Compaiono poi due nuovi personaggi: un misterioso John Breed e una Galileo inglese di nome Liv. Ho amato in particolare quest'ultima e la sua personalità avventurosa e geniale. Non posso che adorare la coppia Lena/Ethan, ma vi confesso che spero in un happy ending per questa ragazza dai capelli biondi e dagli occhi azzurri. Ricompare poi una Ridley che sembra cambiata. Ma sarà vero?

Diciassette anni, diciassette lune
Negli occhi la Luce o Tenebrose sfortune,
Oro se è sì, verde se è no,
Diciassette e poi saprò...

Ovviamente dopo essere riuscita a evitare la Reclamazione della Sedicesima Luna, rimane sospesa la questione principale circa Lena: sarà una Maga della Luce o una Maga delle Tenebre? Per tutta la durata del libro, la ragazza sembra aver già preso la sua scelta, ma continua a inseguire un sogno. Il sogno di non essere giudicata e di non ferire nessuno.

Liv porta una ventata d'aria fresca e riesce a risollevare Ethan e a farlo sorridere. Almeno per un po'. Il ragazzo deve allora decidere se è veramente pronto ad amare Lena, nonostante i pericoli e la Magia, l'elettricità e i parenti matti o malvagi, le poesie sui muri e i ricordi dolorosi. Non preoccupatevi però non si tratta di un noioso triangolo amoroso, anzi tende ad essere un quadrilatero davvero burrascoso.

La parte che ho amato meno sono stati gli sbalzi d'umore e la conseguente assenza di Lena, ma cosa ci posso fare? Se così non fosse stato, i lutti, le delusioni, la sofferenza non sarebbero sembrate reali. Proprio in nome di questo realismo allora ho provato per buona parte del libro frustrazione e rabbia. Man mano che la situazione diventa più chiara però ho iniziato a divorare sul serio il libro. Forse sta anche in questo la bravura delle due autrici: coinvolgermi talmente tanto da scatenare in me delle emozioni così forti.

Voto:

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