Nel Frattempo al Cinema #13

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Buona Domenica cari lettori!
Rieccoci qui con un'altra recensione per la rubrica "Nel Frattempo al Cinema" pronta per voi. Questa settimana vi propongo un film che ha avuto un discreto successo nelle sale cinematografiche e che mi ha molto incuriosito. Il trailer mi ha quindi convinto e, alla fine, ho scelto di trascorrere un'altra serata al cinema in compagnia di questa pellicola.

Big Eyes
Titolo originale: Big Eyes
Regista: Tim Burton
Genere: Biografia, Drammatico
Cast: Christoph Waltz, Amy Adams, Krysten Ritter, Jason Schwartzman, Danny Houson, Terence Stamp














Trama:
A cavallo tra gli anni 50 e 60, il pittore Walter Keane raggiunse un gigantesco successo grazie ai ritratti un po' caricaturiali di bambini con occhi straordinariamente grandi. In realtà, dietro l'uomo, vi è invece Margaret Ulbrich, vera autrice dei quadri. La fortuna dei Keane si basa, infatti, su un'enorme bugia, a cui tutto il mondo credeva: una storia così incredibile da sembrare vera.


Il mio pensiero:
Quando Margaret carica in macchina la figlia, sta scappando dal suo primo marito. Margaret è una donna senza soldi che dipinge i suoi piccoli quadri per passione e per andare avanti. Le sue opere sono intrise di sentimentalismo e i suoi "figli" le sono molto cari: ogni quadro che la donna realizza è parte di lei. Diversamente li reputa il suo nuovo marito, Walter Keane, che inizia a sfruttare il talento della moglie per arricchirsi. La storia dei due, infatti, corre molto veloce e, appena conosciuti, decidono di sposarsi. Si tratta di una di quelle relazioni che iniziano tra passioni e baci e che finiscono con grida e urla nel momento in cui la donna si oppone alla volontà del marito. Sotto questo punto di vista, Margaret si fa pioniera del femminismo. Come dietro un grande uomo, c'è una grande donna, allo stesso modo, Margaret rende possibile il raggiungimento della fortuna, della ricchezza e della fama tanto agoniate dall'uomo. La grandezza dell'uomo è, però, solo apparente: da gentile e amorevole artista, si rivle per ciò che è realmente, ossia un abile oratore e venditore di farina non del suo sacco. Ciò che più mi ha colpito del film era proprio la sua caratteristica principale: si tratta di una storia vera. In questa pellicola, non traspare il regista Burton, se non nel momento in cui Margaret inizia ad essere circondata da persone con gli stessi occhi giganti da lei dipinti. Il regista conosceva la reale Margaret Ulbrich e, forse, proprio per questa amicizia (aveva comprato anche sue opere in tempi non sospetti), decide di non cedere al surrealismo e di narrare la storia seguendo gli eventi realmente accaduti. Probabilmente "Big Eyes" non è uno di quei film memorabili, uno di quelli che si ricordano per tutta la vita come tanti altri, ma è un buon film che rende memoria e giustizia a una "donna ombra" dimenticata da molti.

Voto:
7/10


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